62 – Gli Stati Uniti e l’Europa oggi

È di questi giorni la messa nero su bianco degli Stati Uniti di Trump su quello che vogliono dall’Europa: in poche parole non più alleati ma allineati.

Stupisce che gli europei siano rimasti sorpresi da questo cambio radicale di prospettiva: dopo 80 anni dalla fine della seconda guerra mondiale e quindi dal semiprotettorato USA nei confronti degli Stati europei, poi costituiti in NATO e poi ancora in Unione Europea, ecco che gli Stati Uniti cambiano passo.

Secondo la nuova Strategia Nazionale di Sicurezza di Trump questi sono i punti fondamentali: fine dell’Europa americana, nessun nuovo ingresso nella NATO, e “vogliamo lavorare con paesi allineati che intendono restaurare la loro antica grandezza”.

E ancora: rinuncia a redimere il mondo ma combattere il nemico dentro l’America stessa, in pratica tutti quelli che vanno contro le idee del mondo MAGA Make America Great Again, che come abbiamo visto sono molto diversificati e per di più vanno contro gli stessi repubblicani di vecchia tradizione. Unione Europea, ONU e Diritto Internazionale non menzionati.

In realtà non c’è nulla da stupirsi, bastava leggere gli eventi degli ultimi anni e la scorsa campagna elettorale di Trump. I dazi di inizio 2025 erano solo un’anticipazione.

Prima di tutto vi propongo alcune cartine di Limes che mostrano il mondo visto da Trump, come l’America vede l’Europa, e poi le fratture o diverse tendenze europee.

Dagli USA “poliziotti del mondo”, riducendo ma non smantellando le basi con flotte e soldati in tutto il mondo, oggi vogliono concentrarsi sulla propria area più vicina a cui fa parte il Canada inglese, che vogliono come loro 51° stato, la Groenlandia danese quindi europea, e lo stretto di Panama per sottrarlo dalle insidie cinesi.

Le 2 aree di maggior interesse in Europa sono quella scandinava (baltica, artica) e quella anatolica (stretti sul Mediterraneo orientale, Turchia), con particolare attenzione alla Polonia e alla Romania dove aumenta la loro presenza.

In ultima analisi gli Stati europei se la devono cavare da soli anche militarmente, quindi anche l’Italia che nel documento non viene citata perché si parla solo della Germania come probabile capofila militare, smacco alla Francia, mentre la Gran Bretagna tace.

Ecco l’intervista di Lucio Caracciolo sul programma “Otto e Mezzo” di Lilli Gruber a La7 all’indomani della pubblicazione del documento di Trump:

Come il boccino spacca l’ordine iniziale delle bocce a una partita di biliardo, ecco cosa sta avvenendo. Il “gruppo dei volenterosi” vicini all’Ucraina sono la Francia di Emmanuel Macron, la Germania di Friedrich Merz e l’Inghilterra di Keir Starmer, da notare il loro avvicinamento nonostante Brexit all’Europa, a riconferma che la geografia comanda su tutte le alleanze perfino quelle più storiche come USA-UK. L’Unione Europea vota 25 su 27 (Ungheria e Slovacchia contro) l’uso dei beni russi congelati dall’inizio della guerra in Ucraina nel 2022: quindi la prima reazione per noi europei è trovare le risorse economiche per far fronte a questo cambio di passo. E poi ci sono tutti gli altri Stati che reagiscono ognuno a suo modo, Italia compresa.

Vi suggerisco di leggere di seguito i 2 numeri della rivista Limes, “America contro Europa 3/2025 e il recente “Tutti contro tutti” 10/2025.

Certo, non si sa se si tratta dell’ennesimo bluff di Trump per negoziare potenza e sudditanza nei nostri confronti per poi aggiustare il tiro nel tempo (si sa già che vuole fare il terzo mandato), ma ormai non si può più prescindere da ciò che è stato scritto.

Per restare nel Mediterraneo, la nostra zona di competenza geopolitica, ecco alcune cartine che mostrano come ci vedono gli Stati Uniti e soprattutto quali aree fanno già parte dell’influenza russa e cinese alle nostre porte: da studiare attentamente.

Che cosa dovrebbe fare secondo te l’Europa dopo questo cambio di passo degli Stati Uniti?

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