58 – Gli Stati Uniti e la loro geografia

Dopo aver molto parlato in precedenza degli Stati Uniti, ecco che affrontiamo più in particolare questo affascinante Stato e “impero”, tanto importante dal novecento a oggi e vedremo se lo sarà anche in futuro.

Iniziamo dalla geografia e vediamo subito l’aspetto che hanno gli USA visti dal satellite e con una ricostruzione.

Come saprete la prima zona dell’America che fu conosciuta dagli europei è stata proprio quella bagnata dall’Oceano Atlantico, che è quasi tutta pianeggiante e lussureggiante grazie ai tanti laghi e fiumi che l’attraversano. Mentre man mano che conquistavano l’ovest, i primi coloni trovarono terreni più aspri e alte montagne, per poi raggiungere alla fine le coste dell’Oceano Pacifico. Non dimentichiamo poi l’Alaska a nord staccata dal Canada, e le isole Hawaii proprio al centro del pacifico: capita agli stessi statunitensi di pensarsi talmente in grande e senza confini, da dimenticare nelle loro cartine proprio queste due loro aree.

I 48 stati contigui e il distretto di Columbia dove si trova Washington, la capitale federale, occupano la parte centrale dell’America Settentrionale, con 9 milioni e 867 mila kmq dove abitano 340 milioni di abitanti. È costituita da deserti, montagne, pianure e foreste con una fauna selvatica molto ricca: quindi si tratta di una terra molto varia e con climi diversissimi. Gli statunitensi sono inoltre una delle popolazioni più multietniche e multiculturali al mondo, dovuto a una immigrazione molto diversa e stratificata nei 4 secoli di vita. Pur avendo un PIL pro capite che è il sesto più alto al mondo, ci sono molte disparità di reddito, e uno stato sociale ancora oggi piuttosto debole.

Nella cartina sotto di Limes, ben si evidenzia sia l’aspetto fisico che la suddivisione degli stati che ci fanno comprendere meglio quanto siano diverse queste terre. Tutti comunque riconoscono fin dalla nascita degli USA la loro posizione fortunata perché confinante con 2 stati amici a nord e sud (Canada e Messico), e dai pesci a est e ovest: una vera fortezza geografica e in geopolitica la posizione è tutto.

Ma come se non bastasse, un’altra grande fortuna per la crescita dei popoli è data dalla grande presenza di acqua dolce che serve per l’agricoltura, gli allevamenti, le industrie e tutto ciò che occorre per una vita agiata: anche in questo gli USA sono particolarmente fortunati. Per farvi capire vi mostro un’altra mappa che mostra i fiume e laghi e tutte le innumerevoli loro ramificazioni che coprono vastissimi territori.

Parlare della geografia di tutti gli Stati Uniti è impossibile in poche righe, ma come esempio voglio focalizzarmi solo sul fiume Mississippi, uno dei più lunghi al mondo che da nord a sud per 3778 chilometri attraversa diversi stati e raggiunge il golfo del Messico. Raccoglie le acque di altri grandi fiumi, creando il sistema fluviale Mississippi-Missouri-Jefferson lungo circa 6778 km, il secondo più lungo al mondo dopo il Nilo, sfociando nella ricca città di New Orleans.

È qui che la geografia si mischia con la storia. Infatti con l’obiettivo di far diventare New Orleans il principale porto di importazione ed esportazione mondiale degli USA, questi hanno in passato faticosamente annesso il territorio della Louisiana, la grande colonia francese venduta ai nascenti Stati Uniti, diventando così il diciottesimo stato il 30 aprile 1812. New York e Washington sono mete ambite per i nostri viaggi, ma personalmente preferirei vedere proprio la città di New Orleans, che esporta e importa da tutto il mondo e che risalendo il fiume Mississippi trasporta le sue merci ovunque su grandi battelli. La storia di New Orleans, contesa fra spagnoli, britannici e francesi, è molto affascinante e mostra proprio come quelle terre erano la chiave per far diventare gli USA il grande impero marittimo che ancora oggi domina i commerci internazionali.

Sei mai stato negli Stati Uniti e cosa ti ha colpito di più di quei territori?

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