46 – La storia dell’Europa

La storia dell’Europa è una storia molto antica, disomogenea, fatta di entusiasmi e divisioni, e nessun popolo europeo vede l’Europa con lo stesso punto di vista. Forse proprio per questo la vera domanda che gli europei dovrebbero farsi è: quando nasce l’Europa? Nel senso sia se è nata sia quando nascerà, e vediamo perché.

Innanzi tutto l’idea di Europa risale a migliaia di anni fa, quando gli antichi greci raccontano il “mito di Europa”, in cui Zeus sotto forma di toro rapisce Europa e con lei concepisce 3 figli tra cui il famoso Minosse di Creta.

Già da questo si capisce che l’idea di Europa nasce da un mito che parla di una violenza. Superando velocemente il periodo dell’impero romano, che però riguardava soprattutto le terre attorno al mediterraneo, e superando anche il medioevo, è nel rinascimento che cominciano a crearsi gli Stati moderni europei, primo fra tutti quello francese.

Forse però il primo momento in cui sembra nascere l’idea di organizzazione europea risale al Congresso di Vienna del 1815: pensate che perfino Henry Kissinger lo considera il momento in cui tutti gli Stati di allora si misero d’accordo per definire i confini dei propri popoli. Ma come sappiamo quel momento storico di così grande valore simbolico oltre che pratico, non fu il vero momento in cui nacque l’Europa, perché restarono forti le competizioni sui diversi territori.

Un altro momento importante fu dopo la prima guerra mondiale, quando l’Europa era davvero al centro del mondo e determinava le sorti del pianeta senza neppure esserne troppo consapevole. Ma anche in quel caso sappiamo che le cose sono andate a finire diversamente, proprio perché, come insegna la geopolitica, se non si fanno trattati di pace condivisi, la storia e la guerra ricominciano. La Germania infatti considerò quei trattati di pace troppo duri e nutrì fin da subito un senso di revanscismo, che la portò alla costituzione del Terzo Reich.

Poi c’è stata la seconda guerra mondiale, dove il culmine fu sicuramente la notte fra il 5 e il 6 giugno 1944, quando ci fu lo sbarco in Normandia da parte dell’Inghilterra e degli Stati Uniti guidati dal generale Eisenhower. Quanti sconvolgimenti ci furono in Europa durante quegli anni, che ancora oggi risuonano nelle menti e nei cuori di tutti coloro che hanno parenti uccisi in quel conflitto, e ce ne furono davvero tanti.

Dopo i trattati di pace sappiamo che cominciò la guerra fredda fra il blocco occidentale e quello sovietico. Ma fu proprio in quel periodo che per la prima volta Francia e Germania, da sempre in conflitto soprattutto per le zone dell’Alsazia e Lorena ricche di giacimenti di metallo, decisero di creare una prima lega “del carbone e dell’acciaio”, proprio per stabilire il primo concreto accordo fra di loro. L’obiettivo era evitare un’altra guerra e far diventare quell’acciaio il nuovo simbolo di pace, e non della guerra sotto forma di carri armati.

Seguendo quell’idea economica, l’Europa moderna nasce quando i primi Stati, constatando la difficoltà a trovarsi d’accordo su una storia e una politica comune, decidono di unirsi attorno a una moneta unica. Il primo gennaio 2002, quando inizia il cambio fra i primi Stati aderenti fra cui l’Italia, l’Europa si proietta di nuovo a livello globale sotto forma di un’economia condivisa, il che non fu visto di buon occhio né dagli Stati Uniti né dalla Russia. Tuttavia non si può ancora dire che l’Europa sia davvero un organismo unico perché politicamente e militarmente vengono prese decisioni ancora a livello dei singoli Stati, tanto da far dire a Henry Kissinger: “chi devo chiamare se voglio parlare con l’Europa?”

Quindi l’Europa resta ancora un mito: nonostante tutti gli sforzi non si riesce ad essere d’accordo nemmeno sulla sua costituzione. Di volta in volta si sono aggiunti nuovi Stati che hanno cambiato le caratteristiche originarie e hanno creato un organismo non omogeneo, in cui è impossibile decidere.

Se leggi la parola “Europa” a cosa pensi?

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